giovedì 12 novembre 2009

Gli insegnanti confondono l’hard disk con un gruppo rock. Cosa faranno con una LIM in classe?

Le LIM stanno arrivando in tante scuole del bel paese, il progetto classi 2.0 è attivo in altrettante classi, tutto è pronto per il decollo della scuola digitale, ma sapete che tanti insegnanti ancora non hanno fatto il biglietto per il volo? Sapete che tanti docenti confondono l’hard disk dei pc con un gruppo heavy metal e notebook con facebook?

È nata una risata dalla lettura dell’articolo apparso su Edutech che racconta di una ricerca condotta su 1072 insegnanti, di età compresa fra i 30 e i 70 anni, intervistati con lo scopo di comprendere quanto fossero diffuse le conoscenze informatiche tra i docenti. I risultati ottenuti rilevano che un docente su cinque non usa mai il computer, ma otto su dieci navigano per informarsi e incontrarsi su facebook.

L’opinione più diffusa tra il mondo dei prof è che internet e la tecnologia siano indispensabili se utilizzati in maniera intelligente e per intenti formativi e educativi. Ritengono tutti importante una formazione rivolta in primis alla classe docenti sull’uso dei nuovi strumenti per la didattica, quali LIM, lo stesso pc e il web. E il tutto si rende indispensabile se pensiamo che il 44% degli intervistati confonde l’hard disk con cd e dvd o lo definisce un gruppo heavy metal; oppure il 19% ritiene che un notebook sia la stessa cosa di facebook; e per finire solo il 62% sa che Outlook è il programma di posta elettronica, gli altri lo associano a significati come “fuori moda” o addirittura la tecnologia che sta alla base dei navigatori satellitari.

I risultati della ricerca pubblicata da Edutech ci fanno riflettere sulla reale necessità di diffondere maggiori informazioni sugli argomenti come “scuola digitale”, “didattica & tecnologia”, “strumenti 2.0”, non trascurando nozioni come computer, hard disk e Outlook. Migliorerà la situazione con l’introduzione delle LIM in tutte le scuole? Gli insegnanti ancora ostili alle new technologies riusciranno a comprendere che con questi strumenti si può migliorare la didattica e avvicinarsi di più al mondo dei ragazzi?  E soprattutto, come useranno questi strumenti?

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