martedì 24 novembre 2009

Una LIM per avvicinarsi agli studenti

Avrò letto un migliaio di post, documenti e commenti
vari sull’argomento LIM, che non hanno solo provveduto ad accrescere la mia consapevolezza sull’evoluzione della scuola, nonché sull’avvento della scuola digitale, ma mi hanno fatto riflettere sulla percezione che i bambini possono avere di ciò che sta accadendo.

Un dubbio che mi sorge sulla digitalizzazione della scuola riguarda l’età dei soggetti a cui è stata presentata o sta per essere svelata la nuova realtà. Il problema che mi pongo parte dal dato di fatto che le LIM e tutte le tecnologie annesse sono state diffuse a partire dal basso, ossia dalle scuole elementari e solo in una seconda fase la scuola digitale apparterrà alle scuole secondarie di primo grado. Questo è avvenuto in Inghilterra, dove la diffusione delle LIM è partita nel lontano 2000, e questo non sta avvenendo in Italia otto anni dopo.


Mi viene da chiedere se non sarebbe meglio portare internet e le tecnologie della LIM anche nelle scuole primarie, dove mediante l’uso delle nuove tecnologie in classe gli insegnanti potrebbero avvicinarsi meglio al mondo dei loro alunni, specie al loro linguaggio e al loro modo di trasmettere emozioni e conoscenze. Perché dunque parlare di scuola digitale e fermarsi alle scuole secondarie? Perché non portare le new technologies  anche nelle scuole primario?

Fondamentale è penetrare il mondo di ragazzi in età adolescenziale per trasmettergli valori di vita importanti. La formazione e l’impronta che lascia una scuola primaria incide in modo non indifferente sugli atteggiamenti di quelli che saranno ragazzi. Perché non fare tutto ciò con i mezzi adeguati?

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