Il ning “La scuola che funziona” è un network di docenti che “hanno a cuore la scuola italiana” e vogliono migliorarla raccontando esperienze di chi la scuola la fa e la vive per professione e passione.
Ogni docente ha una propria pagina personale, chatta, segnala eventi, scrive post e soprattutto partecipa al forum. L’arma vincente è proprio questa: la discussione, il dibattito e il confronto. Tutte le personalità che confluiscono sul ning hanno delle storie da raccontare, esperienze di vita vissuta che si intrecciano per costruire una scuola migliore. E i dibattiti si fanno accesi quando si parla di tecnologia e scuola: tutti si dimostrano grandi sostenitori della nascente scuola digitale, e ripongono fiducia nelle mani dei docenti che manovrano le tecnologie, perché siano usate per trasmettere emozioni e conoscenze.
L’opinione condivisa riguardante l’uso delle tecnologie a scuola è quella che sosteniamo anche in questo blog: i bambini di oggi sono nativi digitali e una scuola digitale si rende indispensabile per penetrare il loro mondo e il loro linguaggio. Tuttavia, restano altrettanto indispensabili le capacità educative che ogni insegnante deve avere; più che di competenze informatiche si tratta di abilità didattiche e di pura empatia.
Con l’augurio che la community di “La scuola che funziona” possa crescere, chiudo il post come di consueto con uno dei miei interrogativi: vedremo realizzata la chimera di un ambiente digitale consono all’evoluzione dei nostri ragazzi? E gli insegnanti sapranno seguire in massa i nuovi fenomeni digitali?
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