Colorate, decorate, al cioccolato fondente o al latte. Tra qualche giorno le apriremo e magari troveremo qualche bella sorpresa. Sicuramente ognuno di noi ha ben in mente la fine che farà fare alle uova di Pasqua; ma chi di voi conosce le sue origini?
Dobbiamo fare un passo indietro di più di 2800, quando i Persiani già si regalavano uova di gallina all’inizio della primavera . L’usanza venne poi passata al popolo Egizio e a quello Greco . Al tempo di Roma si era soliti dire “Omne vivum ex ovo” “Tutti i viventi nascono da un uovo” . Secondo la tradizione orientale è molto antica la credenza che la Terra sia nata da un uovo gigante.
L’uovo decorato come simbolo della rinascita natura si afferma nel Medioevo quando, fondendosi con la tradizione Cristiana, è diventato il simbolo della rinascita di Cristo.
Per il momento non è ben definita l’origine dell'uovo di cioccolato. Si pensa che possa risalire a Luigi XIV o che sia nata nell’America Latina.
Oggi l’uovo pasquale è presente in molti Paesi, ognuno con le proprie tradizioni. I francesi nascondono le uova di cioccolato in modo che bambini le possano trovare solo il giorno di Pasqua , mentre gli olandesi le nascondono addirittura in giardino. In paesi come la Russia e la Grecia, le uova vengono colorate di rosso, simbolo della nuova vita mediante il sacrificio di Cristo. In Bulgaria solo il primo uovo decorato deve essere colorato di rosso, perché possa portare la salute. Al contrario, in Danimarca tutte le uova devono essere colorate di giallo. In Inghilterra le fanno rotolare su un prato, fino a quando tutti i gusci non sono stati spezzati. In Catalogna sono poste sopra una torta pasquale, chiamata Mona.
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venerdì 2 aprile 2010
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