giovedì 4 novembre 2010

Esperienze di didattica digitale: Giuseppe Tiranti insegnante di informatica è responsabile del progetto didattico 1x1

Giuseppe Tiranti Insegnante di informatica in provincia di Cremona è responsabile del progetto didattico “1x1”, che ha l’obiettivo di sostituire i libri di testo con i computer.

Ad oggi il progetto è ancora nella sua fase sperimentale e coinvolge i 434 ragazzi delle quindici prime superiori per alcune materie scientifiche.
Entro 5 anni il progetto sarà esteso a tutte o quasi le materie e interesserà ognuno dei 1678 alunni dell’Istituto.
In Italia, ci sono altre scuole che hanno deciso di adottare progetti simili per una classe o un corso, ma l'iniziativa 1x1 ha un carattere più invasivo e riguarderà l’intero Istituto coinvolto.

L’idea, dice lo stesso professore, è di strutturare le lezioni utilizzando la multimedialità come strumento innovativo nella didattica. La scuola si è impegnata a realizzare una copertura wireless in entrambi i plessi dell’Istituto. Tutte le classi saranno dotate di videoproiettori e lavagne interattive per poter seguire meglio la lezione che poi verrà scaricata dallo studente per essere ripassata a casa.


Gli studenti verranno forniti di un loro pc. La maggior parte sono netbook, altri sono notebook, e hanno una garanzia di tre anni con riparazione entro le 8 ore on site, cioè a scuola. Su ogni macchina sono state create due partizioni, una contenente Windows, l’altra Ubuntu, una versione di Linux che consente l’utilizzo di software di carattere aperto, libero e gratuito che servirà per sviluppare contenuti didattici in forma autonoma.


Secondo la stragrande maggioranza degli alunni le lezioni digitali sono più dirette e coinvolgenti e inoltre garantiscono loro l’apprendimento sano e consapevole di quel mondo interattivo che dovranno padroneggiare una volta fuori dalla scuola. Avvalersi di un pc al posto dei libri elimina anche tutti i problemi derivanti dall’uso di cartelle e zaini eccessivamente pesanti perché carichi di libri.


Anche per le famiglie c’è un notevole vantaggio economico. I netbook costano 324 euro l’uno, i notebook 475 e possono essere pagati dalle famiglie con rate mensili. A fronte di questo investimento già da quest’anno il risparmio per i libri di testo non acquistati è stato di circa 120 euro. Considerando che nel giro di 3 anni si utilizzerà il pc per quasi tutti gli insegnamenti, la drastica diminuzione del materiale didattico consentirà in prospettiva un risparmio notevole.

La maggioranza dei docenti vive positivamente il cambio rotta sebbene sussista qualche problema di “riconversione informatica” di alcuni un po’ intimiditi dalle nuove tecnologie e nostalgici dei tradizionali modi d’insegnare cosa a cui si sopperisce con numerosi corsi di formazione.







2 commenti:

  1. Credo sia davvero una gran bella esperienza. La scuola deve aprirsi ad esperienze di questo genere e mi fa piacere apprendere di professori competenti disposti ad investire del tempo nella realizzazione di progetti analoghi. Complimenti davvero ed avanti tutta!!!

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  2. Sono perfettamente d'accordo con te e da neo-docente vorrei proporre qualcosa di analogo anche nella mai scuola ma purtroppo la reticenza ed il timore delle famiglie dinnanzi alla novità può rappresentare un ostacolo. Magari basta confezionare la proposta nel modo giusto...in fondo è per il futuro dei loro figli!!! Elisa

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