Ciao ragazzi! Oggi per voi c'è una favola sui numeri. Ascoltate e commentate!
C'era una volta un castello incantato
era una valle felice e spensierata
dove i fanciulli mangiavano sempre cioccolata.
L' istruzione era importante
ed i giorni passavano allegramente.
Un giorno però una strega invidiosa
sulla valle il suo sguardo posa
e decide davanti alla sua sfera
di cambiare l'atmosfera.
Cosa più amata da tutti i bambini
erano i numeri grandi e piccini
la strega allora capì il da farsi
e la cosa più preziosa volle portarsi.
Il sole crebbe e i bambini si alzarono
ma la brutta sorpresa non si aspettavano:
aperti i quaderni dove gli amati numeri riposavano
si resero conto che più non esistevano.
Gonfi di lacrime e di disperazione
urlarono alle mamme la brutta situazione
e la regina del malfatto avvertita
cercò la soluzione dal pericolo assalita.
Unica soluzione che rimaneva
era cercare di corsa la fatina dei numeri dove dormiva
solo lei potevano riuscire a riportare
gli amati numeri di nuovo nel reame.
La fatina cercò il colpevole tramite la sua sfera
e guardando l'immagine capì chi era
subito partì sul suo cavallo alato
per risanare il danno causato.
Riuscì con un incantesimo a scacciare la strega
senza lasciargli nessuna tregua;
la strega cattiva impaurita da tanto potere
scappo lasciando i numeri cadere.
Tornata trionfante verso le splendide lande
tutti i bambini la circondarono in un abbraccio grande.
Ridiede a loro i cari numeri
che per magia furono liberi
di ritornare in mezzo ai fanciulli
tra risate, corse ed urli.
Finalmente il pericolo era passato
e tutto alla normalità era tornato
ricominciare a enumerare le tabelline
fu una delle cose più carine
ed abituati al suono dei per e dei divisi
furono sempre pronti e mai derisi.
Ciò che la fatina vuole insegnare è che
i numeri servono nella vita reale
perché chi conta sa contare.
Autrice: Antonella Tagliarini
mercoledì 30 settembre 2009
martedì 29 settembre 2009
L'arte di educare divertendo
Continua il nostro excursus a tappe nella storia del fumetto. Nel post di oggi, che fa parte di uno dei nostri innumerevoli blog ci soffermiamo su un pezzo fondamentale dell’editoria italiana, su cui sono state basate le fondamenta di molte delle pubblicazioni che abbiamo avuto in sessant’anni e più di storia del fumetto italiano.
Cosa hanno in comune il compianto Enzo Biagi, Luciano Benetton, Gianluca Vialli, e Alessandro Baricco? Sono alcuni tra i tanti personaggi famosi cresciuti con un prodotto, tipicamente italiano, che ha regalato un’infanzia felice e costruttiva per molti adulti di oggi.
Infatti, nel nostro Paese “Topolino” è un’istituzione. Ovviamente non parliamo direttamente di Mickey Mouse, il topo più famoso del mondo, ma del settimanale edito dalla Walt Disney Company Italia. Il formato del libretto che noi tutti conosciamo è stato introdotto nel 1949 e, proprio in questi tempi, festeggia il sessantesimo anno di vita. E appunto, da oltre mezzo secolo, ci fa divertire, sognare e soprattutto imparare. Ricordando che i quattro nomi citati prima scrissero tempo fa alcune avventure entrate sicuramente nella mente dei bambini e non dell’epoca, precisando che imparare con divertimento non è difficile, basta solo trovare dei buoni “insegnanti”.
Nel mondo delle nuvole parlati esistono, comunque, molteplici supposizioni, giuste o sbagliate. Da fuori, ovvero da estranei a quel mondo fatto di vignette e balloon, scrivere storie di paperi e topi per bambini sembra sia una cosa banale, semplice, un lavoro senza problemi, niente di più sbagliato.
Fin dalla sua creazione il giornalino si è sempre prefissato un obiettivo: divertire tre generazioni di lettori, il risultato è visibile ancora sotto gli occhi di tutti. Quasi 2800 numeri all’attivo, un successo ancora enorme e, soprattutto, ancora oggi, l’albo a fumetti più venduto nel nostro paese con punte di 250.000 copie settimanali.
Questi risultati non sarebbero mai stati possibili senza uno staff capace di elaborare, con tutta la sapienza italiana, un prodotto estero e destinato ad un pubblico, principale, così difficile: i bambini.
Infatti, oggigiorno, essere chiamati a far parte della squadra della Disney Italia, per molti autori o sceneggiatori è un grande traguardo. E’ molto difficile scrivere per i bambini, solo pochi sono realmente in grado di elaborare avventure capaci di soddisfare l’appetito intellettuale di ragazzi che si affacciano al cosiddetto mondo adulto. La scuola, qualsiasi sia, è una sfida per molti studenti. “Topolino” è stato, ed è, ancora per molti una rete di salvezza, un aiuto, una sicurezza. Anche se, negli ultimi tempi, alcune direzioni scellerate avevano reso il settimanale molto scadente, la situazione sembra migliorare sotto la direzione di Valentina De Poli.
Infine, riteniamo affermare, come abbiamo appena notato, che imparare con un po’ di sano divertimento non fa mai male, anzi, getta le basi per un futuro florido e pieno di successi. E l’avvento delle nuove tecnologie non può che far bene ai bambini di oggi che diverranno gli adulti di domani. Provare per credere.
Davide Paolino
Cosa hanno in comune il compianto Enzo Biagi, Luciano Benetton, Gianluca Vialli, e Alessandro Baricco? Sono alcuni tra i tanti personaggi famosi cresciuti con un prodotto, tipicamente italiano, che ha regalato un’infanzia felice e costruttiva per molti adulti di oggi.
Infatti, nel nostro Paese “Topolino” è un’istituzione. Ovviamente non parliamo direttamente di Mickey Mouse, il topo più famoso del mondo, ma del settimanale edito dalla Walt Disney Company Italia. Il formato del libretto che noi tutti conosciamo è stato introdotto nel 1949 e, proprio in questi tempi, festeggia il sessantesimo anno di vita. E appunto, da oltre mezzo secolo, ci fa divertire, sognare e soprattutto imparare. Ricordando che i quattro nomi citati prima scrissero tempo fa alcune avventure entrate sicuramente nella mente dei bambini e non dell’epoca, precisando che imparare con divertimento non è difficile, basta solo trovare dei buoni “insegnanti”.
Nel mondo delle nuvole parlati esistono, comunque, molteplici supposizioni, giuste o sbagliate. Da fuori, ovvero da estranei a quel mondo fatto di vignette e balloon, scrivere storie di paperi e topi per bambini sembra sia una cosa banale, semplice, un lavoro senza problemi, niente di più sbagliato.
Fin dalla sua creazione il giornalino si è sempre prefissato un obiettivo: divertire tre generazioni di lettori, il risultato è visibile ancora sotto gli occhi di tutti. Quasi 2800 numeri all’attivo, un successo ancora enorme e, soprattutto, ancora oggi, l’albo a fumetti più venduto nel nostro paese con punte di 250.000 copie settimanali.
Questi risultati non sarebbero mai stati possibili senza uno staff capace di elaborare, con tutta la sapienza italiana, un prodotto estero e destinato ad un pubblico, principale, così difficile: i bambini.
Infatti, oggigiorno, essere chiamati a far parte della squadra della Disney Italia, per molti autori o sceneggiatori è un grande traguardo. E’ molto difficile scrivere per i bambini, solo pochi sono realmente in grado di elaborare avventure capaci di soddisfare l’appetito intellettuale di ragazzi che si affacciano al cosiddetto mondo adulto. La scuola, qualsiasi sia, è una sfida per molti studenti. “Topolino” è stato, ed è, ancora per molti una rete di salvezza, un aiuto, una sicurezza. Anche se, negli ultimi tempi, alcune direzioni scellerate avevano reso il settimanale molto scadente, la situazione sembra migliorare sotto la direzione di Valentina De Poli.
Infine, riteniamo affermare, come abbiamo appena notato, che imparare con un po’ di sano divertimento non fa mai male, anzi, getta le basi per un futuro florido e pieno di successi. E l’avvento delle nuove tecnologie non può che far bene ai bambini di oggi che diverranno gli adulti di domani. Provare per credere.
Davide Paolino
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Filastrocca di aula365!
Ciao bambini, genitori ed insegnanti
Le materie che io tratto sono tante
e posso farlo come fossi un insegnante!
Partendo dall’analisi matematica e dall’ecologia,
arrivo fino all’algebra, all’astronomia e alla biologia!
Non tralascio nemmeno l’aritmetica e la chimica,
io do anche nozioni di geometria e di fisica!
E non sono noioso e petulante
ma interattivo, creativo e stimolante!
Propongo solamente soluzioni sofisticate
come filmati educativi e infografie animate…
il divertimento quindi è sempre garantito,
andate nel settore dei fumetti … questo è un invito!
Una sezione ho riservato poi all’inglese,
è una delle lingue più importanti del paese!
Ma aspettate, ALT un momento,
è giusto fare un chiarimento:
io mi rivolgo a tutti quanti i bambini,
ho una sezione anche per i più piccini…
mi dedico infatti, con costanza,
alla bellissima scuola dell’infanzia!
Se vi siete incuriositi e mi volete visitare
l’indirizzo http://www.aula365.com/ dovete cliccare!
Con una semplice e gratuita registrazione
avrete un mese di prova a disposizione…
su bambini, su insegnanti,
cosa aspettate tutti quanti?
Iniziate pure la vostra navigazione,
ho i programmi scolastici del Ministero dell’istruzione!
E non dimenticate: sono la giusta strategia…
anche per un corretto approccio alla tecnologia!
Ora che posso fare la mia presentazione
vi dirò che aula 365 è il mio bel nome!
Vi starete domandando chi io sia
e ve lo voglio raccontare con questa poesia:
sono un portale innovativo e intelligente,
riesco a spiegare ogni cosa in modo divertente.Le materie che io tratto sono tante
e posso farlo come fossi un insegnante!
Partendo dall’analisi matematica e dall’ecologia,
arrivo fino all’algebra, all’astronomia e alla biologia!
Non tralascio nemmeno l’aritmetica e la chimica,
io do anche nozioni di geometria e di fisica!
E non sono noioso e petulante
ma interattivo, creativo e stimolante!
Propongo solamente soluzioni sofisticate
come filmati educativi e infografie animate…
il divertimento quindi è sempre garantito,
andate nel settore dei fumetti … questo è un invito!
Una sezione ho riservato poi all’inglese,
è una delle lingue più importanti del paese!
Ma aspettate, ALT un momento,
è giusto fare un chiarimento:
io mi rivolgo a tutti quanti i bambini,
ho una sezione anche per i più piccini…
mi dedico infatti, con costanza,
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Aula 365: working in progress
Cari lettori,
il nostro blog si sta vestendo di nuovo! Abbiamo provato a dare un tocco di personalità alla grafica inserendo i personaggi che popolano la community di Aula 365. In questo post vi raccontiamo cosa ci siamo proposti di fare e cosa sta accedendo dietro le quinte.
il nostro blog si sta vestendo di nuovo! Abbiamo provato a dare un tocco di personalità alla grafica inserendo i personaggi che popolano la community di Aula 365. In questo post vi raccontiamo cosa ci siamo proposti di fare e cosa sta accedendo dietro le quinte.
Abbiamo dipinto il nostro spazio con il colore del nostro portale, il blu. Vogliamo dar via alla nostra creatività raccontandovi di: “Notizie dal mondo scuola”, così da trovare le informazioni su tutto ciò che riguarda l’ambiente scolastico, le riforme in corso e le ultime discussioni per non perdere di vista nessuna novità.
Ci saranno “News da Aula365” dove potrete conoscere tutte le offerte e le novità presenti sul nostro portale, ma anche ciò che ci raccontano i nostri amici in Argentina che sono come i nostri papà. “Favole, racconti e filastrocche” sarà lo spazio della fantasia e della magia, dove si racconterà a bimbi, genitori, insegnati e appassionati storie e favole frutto della nostra immaginazione. Infine, vogliamo dedicare uno spazio per consigliarvi blog, siti e forum di interesse, inserendoli sotto il nome di “Link consigliati”.
E per completare l’idillio stiamo mettendo insieme i talenti di giovani copywriter per costituire una vera e propria redazione. Il legame che terrà ben unite le competenze che questi giovani porteranno in campo è innanzitutto la passione per l’innovazione tecnologica a servizio della magia e della fantasia dei più piccoli.
Nei prossimi post vi presenteremo il gruppo di appassionati che vi guiderà in questo mix di pensieri e parole in condivisione.
Buona lettura!
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lunedì 28 settembre 2009
Aula365® diventa Aula1a1® ed entra in classe
Aula1a1®, la versione chiusa del portale pubblico http://www.aula365.com/, pensata ad uso esclusivo delle scuole, è stata oggetto di una sperimentazione nella provincia argentina di San Luis nell’ottica del progetto governativo “Todos los Chicos en la Red (“Tutti i bambini in rete”)
Aula1a1®, vincitrice del premio Iberoamericano all’ Eccelenza Educativa viene sperimentata, nella provincia argentina di San Luis da oltre 1400 studenti che hanno generato oltre 130.000 accessi ai filmati educativi, per un totale di oltre 25.000 ore di apprendimento in solo metà anno scolastico 2008.
La suddetta piattaforma è stata scelta dalle autorità governative della provincia argentina di San Luis http://www.sanluis.aula1a1.com/ come parte integrante di un piano di inclusione digitale nelle scuole, finalizzato sia al miglioramento della qualità educativa degli studenti interessati dall’iniziativa, sia all’ ottenimento di uno sviluppo sociale in accordo ai parametri internazionali di progresso tecnologico. Nell’ area educativa di San Luis è stato definito il piano “Todos los Chicos en la Red” www.chicos.edu.ar, volto a misurare gli effetti sulla qualità dell’apprendimento generati dall’uso dei computer e dei software di supporto scolastico sugli studenti delle distinte località della provincia.
“Fino ad oggi, i maestri sono stati spettatori dell’arrivo della tecnologia nelle scuole. Adesso, con Aula1a1®, sono protagonisti della tecnologia in aula. I maestri ricercano nella piattaforma argomenti e materiale per poter arricchire la propria programmazione scolastica annuale ed allo stesso tempo sono in grado di generare propri contenuti utilizzando gli strumenti appositi”. Questa la filosofia sottesa alla diffusione della piattaforma.
I bambini hanno ricevuto, ciascuno, un notebook da utilizzare direttamente in aula ed insieme a questo anche un account personale per l’accesso alla piattaforma Aula1a1®. L’esperienza in San Luis ha coinvolto oltre ai 1400 bambini, più di 300 insegnanti in circa 27 scuole ed ha dimostrato che, l’utilizzo degli strumenti collaborativi e partecipativi ai fini dell’apprendimento, è valutato positivamente dai bambini perchè li motiva ad arricchirsi con le tante risorse multimediali interattive e divertenti disponibili nella piattaforma.
Link ad una lezione con Aula1a1®: http://www.youtube.com/watch?v=AW13Q2qW1QM&feature=related
Autrice: Daniela
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venerdì 25 settembre 2009
Conoscete la nona arte? Ve la racconta Aula 365
Il fumetto è un’arte e come tale è degna di essere ascoltata e osservata.
A raccontarcela è uno dei tanti blog di Aula 365 dal quale prende avvio il post di oggi. Vogliamo raccontarvi la storia e l'arte del fumetto in più puntate, proprio come un vero racconto degno di note illustri. Iniziamo con qualche definizione e pochi cenni sullo sviluppo.
“Il fumetto è il cinema dei poveri” soleva sempre dire GianLuigi Bonelli, creatore di Tex Willer e indiscusso pilastro del fumetto italiano. Sessant’anni fa iniziò la sua ascesa raccontando le storie di un ranger, nell’America del selvaggio west. Tra indiani amichevoli e illusionisti malefici, tra assalti alle diligenze e piccoli banditi, si formò il successo di una delle serie più amate e, ancora oggi, più vendute in Italia.
Ma il fumetto è arte o semplice divertimento per bambini? Per inventare una storia bisogna, obbligatoriamente, saper disegnare? Le risposte sono semplici, per quanto complesse.
Come ci voleva far capire il già citato Bonelli:, un fumetto è come andare al cinema, solo che non abbiamo bisogno di registi, attori, costumi e scenografia. Abbiamo bisogno solo di una buona storia e di una mano che la disegni. Infatti per iniziare un progetto, una storia, una collana di albi, o una graphic novel, abbiamo bisogno di almeno un autore e un disegnatore(che, in casi eccezionali, può essere una persona singola).
Lo sceneggiatore è colui che scrive le tavole. Prima inventa la storia. Poi, per ogni pagina, descrive ciò che avviene in ogni singola vignetta. Ci aggiunge dialoghi, onomatopee(i cosidetti “bang”, “bau” e simili), e invia tutto al disegnatore che legge le descrizioni e disegna secondo le direttive dello sceneggiatore. Molte volte può accadere che, insieme, i due, decidano di modificare alcune vignette o, certe volte, particolari azioni vengono lasciate alla fantasia del disegnatore.
Ricordiamo, a chi non lo sapesse, che il fumetto è arte, pura e geniale. Migliaia di storie, aneddoti, e capolavori girano nel mondo delle nuvole parlanti. Basti pensare a come centinaia di film siano trasposizioni di fumetti. Citiamo solo alcuni nomi quali “Spider-Man”, “X-Men” e “Watchmen” in America, “Asterix” in Francia e, in futuro, “Dylan Dog”, fumetto di successo italiano che, quest’anno, sarà al cinema in una produzione completamente americana, quindi sarà probabile notare delle notevoli discordanze tra l’opera in carta stampata e al cinema.
La nostra terra, è un porto di notevoli talenti. Centinaia di pubblicazioni invadono le nostre edicole e fumetterie. In questo periodo molti artisti, prevalentemente disegnatori, stanno esportando le proprie tavole in America. Il mercato però è sempre piatto. I successi sono uno ogni quinquennio. E di veri e propri, oltre al già citato Tex, c’è solo Dylan Dog, Rat-Man, e John Doe. Senza dimenticare che la Disney Italia è, per molti, il punto di forza fumettistico della grande casa editrice mondiale. Gli autori italiani sono quelli più premiati all’estero, basti citare Giorgio Cavazzano, padre di una miriade di personaggi italici e il compianto Giovan Battista Carpi che, anni fa, venne insignito della laurea Honoris Causa in Scienze dell’Educazione. Infatti il settimanale “Topolino” è ed è stato compagno nell’infanzia e nella crescita di milioni di persone dal 1949 ad oggi.
In sintesi, la nona arte è un mondo florido e pieno di vita, oltre che avventura pura. Nei prossimi post vi racconteremo delle differenze tra i vari tipi di fumetto che è possibile creare. Intanto, un ottimo riassunto del nostro post potete trovarlo sul già citato blog di Aula 365.
Autore: Davide Paolino
A raccontarcela è uno dei tanti blog di Aula 365 dal quale prende avvio il post di oggi. Vogliamo raccontarvi la storia e l'arte del fumetto in più puntate, proprio come un vero racconto degno di note illustri. Iniziamo con qualche definizione e pochi cenni sullo sviluppo.
“Il fumetto è il cinema dei poveri” soleva sempre dire GianLuigi Bonelli, creatore di Tex Willer e indiscusso pilastro del fumetto italiano. Sessant’anni fa iniziò la sua ascesa raccontando le storie di un ranger, nell’America del selvaggio west. Tra indiani amichevoli e illusionisti malefici, tra assalti alle diligenze e piccoli banditi, si formò il successo di una delle serie più amate e, ancora oggi, più vendute in Italia.
Come ci voleva far capire il già citato Bonelli:, un fumetto è come andare al cinema, solo che non abbiamo bisogno di registi, attori, costumi e scenografia. Abbiamo bisogno solo di una buona storia e di una mano che la disegni. Infatti per iniziare un progetto, una storia, una collana di albi, o una graphic novel, abbiamo bisogno di almeno un autore e un disegnatore(che, in casi eccezionali, può essere una persona singola).
Lo sceneggiatore è colui che scrive le tavole. Prima inventa la storia. Poi, per ogni pagina, descrive ciò che avviene in ogni singola vignetta. Ci aggiunge dialoghi, onomatopee(i cosidetti “bang”, “bau” e simili), e invia tutto al disegnatore che legge le descrizioni e disegna secondo le direttive dello sceneggiatore. Molte volte può accadere che, insieme, i due, decidano di modificare alcune vignette o, certe volte, particolari azioni vengono lasciate alla fantasia del disegnatore.
Ricordiamo, a chi non lo sapesse, che il fumetto è arte, pura e geniale. Migliaia di storie, aneddoti, e capolavori girano nel mondo delle nuvole parlanti. Basti pensare a come centinaia di film siano trasposizioni di fumetti. Citiamo solo alcuni nomi quali “Spider-Man”, “X-Men” e “Watchmen” in America, “Asterix” in Francia e, in futuro, “Dylan Dog”, fumetto di successo italiano che, quest’anno, sarà al cinema in una produzione completamente americana, quindi sarà probabile notare delle notevoli discordanze tra l’opera in carta stampata e al cinema.
La nostra terra, è un porto di notevoli talenti. Centinaia di pubblicazioni invadono le nostre edicole e fumetterie. In questo periodo molti artisti, prevalentemente disegnatori, stanno esportando le proprie tavole in America. Il mercato però è sempre piatto. I successi sono uno ogni quinquennio. E di veri e propri, oltre al già citato Tex, c’è solo Dylan Dog, Rat-Man, e John Doe. Senza dimenticare che la Disney Italia è, per molti, il punto di forza fumettistico della grande casa editrice mondiale. Gli autori italiani sono quelli più premiati all’estero, basti citare Giorgio Cavazzano, padre di una miriade di personaggi italici e il compianto Giovan Battista Carpi che, anni fa, venne insignito della laurea Honoris Causa in Scienze dell’Educazione. Infatti il settimanale “Topolino” è ed è stato compagno nell’infanzia e nella crescita di milioni di persone dal 1949 ad oggi.
In sintesi, la nona arte è un mondo florido e pieno di vita, oltre che avventura pura. Nei prossimi post vi racconteremo delle differenze tra i vari tipi di fumetto che è possibile creare. Intanto, un ottimo riassunto del nostro post potete trovarlo sul già citato blog di Aula 365.
Autore: Davide Paolino
martedì 15 settembre 2009
Apprendere attraverso le immagini: un metodo antico per strumenti moderni.
La consapevolezza che i nuovi strumenti web siano fondamentali per l’apprendimento si fa sempre più forte nel mondo della scuola. Il Ministro Gelmini ha sottolineato l’importanza dell’argomento nella conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi lo scorso 10 settembre. In particolare, il nostro Ministro fa riferimento alla web tv e al sito di filesharing http://www.youtube.com/ per consentire una diffusione rapida ed immediata della nuova riforma scolastica. Perché è più semplice l’apprendimento e la diffusione di conoscenza attraverso le immagini e il divertimento?
Pensiamo a youtube: il sito di filesharing più importante in rete è uno strumento di diffusione di informazioni immediato perché diverte, è semplice e propone video. Il sito non è popolare solo tra un target di utenti giovani e giovanissimi, bensì anche tra i bambini, un segno evidente questo che ci fa riflettere sui metodi di insegnamento attuali nelle scuole italiane.
I bambini sono attratti dalle immagini, specie se fantasiose, colorate e interattive da cui ricevono impulsi visivi tanto forti da generare altrettante immagini che restano impresse nella memoria. Il metodo dell’insegnamento attraverso l’immagine, quindi, seppur secolare, si rivela ancora efficace e oggi si traduce nella multimedialità. I filmati educativi si stanno diffondendo sempre di più nelle scuole, in rete e anche tra le mura domestiche, sia in tv che sul pc che oggi ogni bimbo possiede.
Aula 365 sfrutta a pieno l’antico metodo dell’apprendimento mediante le immagini, consentendo ai suoi piccoli e grandi utenti di imparare l’uso delle nuove tecnologie in modo divertente. Un esempio delle nuove modalità di insegnare ed imparare sono le infografie presenti sul portale e i filmati educativi per le diverse materie scolastiche.
Pensiamo a youtube: il sito di filesharing più importante in rete è uno strumento di diffusione di informazioni immediato perché diverte, è semplice e propone video. Il sito non è popolare solo tra un target di utenti giovani e giovanissimi, bensì anche tra i bambini, un segno evidente questo che ci fa riflettere sui metodi di insegnamento attuali nelle scuole italiane.
I bambini sono attratti dalle immagini, specie se fantasiose, colorate e interattive da cui ricevono impulsi visivi tanto forti da generare altrettante immagini che restano impresse nella memoria. Il metodo dell’insegnamento attraverso l’immagine, quindi, seppur secolare, si rivela ancora efficace e oggi si traduce nella multimedialità. I filmati educativi si stanno diffondendo sempre di più nelle scuole, in rete e anche tra le mura domestiche, sia in tv che sul pc che oggi ogni bimbo possiede.
Aula 365 sfrutta a pieno l’antico metodo dell’apprendimento mediante le immagini, consentendo ai suoi piccoli e grandi utenti di imparare l’uso delle nuove tecnologie in modo divertente. Un esempio delle nuove modalità di insegnare ed imparare sono le infografie presenti sul portale e i filmati educativi per le diverse materie scolastiche.
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lunedì 7 settembre 2009
Perchè la matematica non è un'opinione.
Nonostante l’ondata di proteste che sta esplodendo in questi giorni, le scuole d’Italia si preparano alla riapertura dei cancelli. La Riforma Gelmini avanza, il maestro unico è tra i banchi alle prese con i nuovi programmi d’insegnamento e con la nuova generazione di scolari, sempre più digitalizzati e propensi all’uso del pc.
I più recenti studi di neuroscienze dimostrano che i bambini delle ultime generazioni hanno acquisito dai propri genitori più “cultura”che “natura”. Conseguenza di questa nuova probabilità di combinazione cromosomica è che i nostri figli ci assomigliano sempre di meno ma sono sempre più intelligenti. E se noi abbiamo imparto in età adulta ad usare un foglio Excel per calcolare a quanto ammonta la spesa delle bollette di un dato mese, i nostri figli imparano sin dalle elementari a fare somme, divisioni e moltiplicazioni attraverso l’uso dell’amico pc.
Il matematico Seymour Papert, spiega che “nello studio l'uso del computer rende la conoscenza attiva perché permette di creare subito delle applicazioni di quello che si è appreso”. In particolare nello studio della matematica - la materia forse più ostica nei primi anni di scuola - l'uso del computer può far finalmente capire che la grande scienza matematica è un modo di pensiero attivo. Questo accade perché il pc dà al bambino l’immagine interattiva di ciò che appare nella sua mente come logico. Al contrario del foglio di carta, il pc risponde, corregge e suggerisce; è simile ad un maestro che segue il bambino nel suo muoversi tra i numeri e le somme, ma con la particolarità che è molto più colorato e meno impositivo.
Il portale Aula 365 è particolarmente attento allo studio della matematica: oltre al pc in sé che dà interattività e freschezza allo studio di una materia complicata, fa anche in modo che la freddezza di un pc non prevalga nell’insegnamento. A fare somme, divisioni e sottrazioni ci sono i personaggi che animano la community, bambini-cartoon fatti di colori e di fantasia, cosicché anche la matematica possa essere un gioco divertente per imparare come funziona questo matto mondo!
I più recenti studi di neuroscienze dimostrano che i bambini delle ultime generazioni hanno acquisito dai propri genitori più “cultura”che “natura”. Conseguenza di questa nuova probabilità di combinazione cromosomica è che i nostri figli ci assomigliano sempre di meno ma sono sempre più intelligenti. E se noi abbiamo imparto in età adulta ad usare un foglio Excel per calcolare a quanto ammonta la spesa delle bollette di un dato mese, i nostri figli imparano sin dalle elementari a fare somme, divisioni e moltiplicazioni attraverso l’uso dell’amico pc.
Il matematico Seymour Papert, spiega che “nello studio l'uso del computer rende la conoscenza attiva perché permette di creare subito delle applicazioni di quello che si è appreso”. In particolare nello studio della matematica - la materia forse più ostica nei primi anni di scuola - l'uso del computer può far finalmente capire che la grande scienza matematica è un modo di pensiero attivo. Questo accade perché il pc dà al bambino l’immagine interattiva di ciò che appare nella sua mente come logico. Al contrario del foglio di carta, il pc risponde, corregge e suggerisce; è simile ad un maestro che segue il bambino nel suo muoversi tra i numeri e le somme, ma con la particolarità che è molto più colorato e meno impositivo.
Il portale Aula 365 è particolarmente attento allo studio della matematica: oltre al pc in sé che dà interattività e freschezza allo studio di una materia complicata, fa anche in modo che la freddezza di un pc non prevalga nell’insegnamento. A fare somme, divisioni e sottrazioni ci sono i personaggi che animano la community, bambini-cartoon fatti di colori e di fantasia, cosicché anche la matematica possa essere un gioco divertente per imparare come funziona questo matto mondo!
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martedì 1 settembre 2009
Poniamoci un obiettivo!
Questo blog è dedicato ad un portale di e-learning per bambini, Aula365 ®, il sito internet che promuove l'educazione e l'intrattenimento di bambini e ragazzi.
Perchè un blog dedicato ad un simile argomento? La domanda è quasi retorica e la risposta di conseguenza scontata. Siamo nell'era del web 2.0, dove gli uomini passano più tempo in rete che nel mondo reale. Questo succede perchè la socializzazione nel 2009 inizia dal virtuale piuttosto che dal contatto umano. Il fenomeno degli UGC si diffonde a macchia d'olio anche tra i più piccoli, per cui è bene regalare loro un ambiente web che li educhi ad un uso corretto dei nuovi strumenti web.
Internet è la fonte odierna del sapere e a dimostrarlo è il fatto che è andato a sostituire letteralmente la vecchia enciclopedia. Qualsiasi informazione si voglia reperire è indispensabile accendere un pc, collegarsi ad una rete e immergersi nel web tra un miliardo di informazioni.
Le ricerche assegnate come compito scolastico ai bambini non consistono più nella copia delle informazioni dall'enciclopedia, ma nell'interazione con il mondo del web, delle community e dei blog.
Come spiegare, dunque, ad un bambino l'uso che si può fare di internet? Come aiutarlo ad interagire con queste tecnologie indipensabili? Come facilitargli l'apprendimento attraverso strumenti di web 2.0? Aula 365 è la risposta a tutte queste domande. Un sito di edutaiment in grado di coadiuvare il lavoro delle insegnanti, di educare il bambino all'uso delle nuove tecnologie e soprattutto di divertirlo nell'apprendimento.
Oltre ad un ambiente sicuro di navigazione, Aula 365 è una scuola virtuale in grado di sostenere genitori e bambini nell'apprendimento. Il sito, infatti, presenta blog, wiki, rss, filmati educativi, infografie, biografie in linea con i programmi scolastici stabiliti dal Ministero dell'Istruzione.
L'obiettivo che ci dobbiamo porre per i nostri futuri e attuali UGC è quello di avvicinarli , sin dalla scuola dell'infanzia, al mondo del web e di renderli i protagonisti di un nuovo paradigma educativo. E Aula 365 ha già centrato in pieno il bersaglio...
Perchè un blog dedicato ad un simile argomento? La domanda è quasi retorica e la risposta di conseguenza scontata. Siamo nell'era del web 2.0, dove gli uomini passano più tempo in rete che nel mondo reale. Questo succede perchè la socializzazione nel 2009 inizia dal virtuale piuttosto che dal contatto umano. Il fenomeno degli UGC si diffonde a macchia d'olio anche tra i più piccoli, per cui è bene regalare loro un ambiente web che li educhi ad un uso corretto dei nuovi strumenti web.
Internet è la fonte odierna del sapere e a dimostrarlo è il fatto che è andato a sostituire letteralmente la vecchia enciclopedia. Qualsiasi informazione si voglia reperire è indispensabile accendere un pc, collegarsi ad una rete e immergersi nel web tra un miliardo di informazioni.
Le ricerche assegnate come compito scolastico ai bambini non consistono più nella copia delle informazioni dall'enciclopedia, ma nell'interazione con il mondo del web, delle community e dei blog.
Come spiegare, dunque, ad un bambino l'uso che si può fare di internet? Come aiutarlo ad interagire con queste tecnologie indipensabili? Come facilitargli l'apprendimento attraverso strumenti di web 2.0? Aula 365 è la risposta a tutte queste domande. Un sito di edutaiment in grado di coadiuvare il lavoro delle insegnanti, di educare il bambino all'uso delle nuove tecnologie e soprattutto di divertirlo nell'apprendimento.
Oltre ad un ambiente sicuro di navigazione, Aula 365 è una scuola virtuale in grado di sostenere genitori e bambini nell'apprendimento. Il sito, infatti, presenta blog, wiki, rss, filmati educativi, infografie, biografie in linea con i programmi scolastici stabiliti dal Ministero dell'Istruzione.
L'obiettivo che ci dobbiamo porre per i nostri futuri e attuali UGC è quello di avvicinarli , sin dalla scuola dell'infanzia, al mondo del web e di renderli i protagonisti di un nuovo paradigma educativo. E Aula 365 ha già centrato in pieno il bersaglio...
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