sabato 10 novembre 2012

LA SCUOLA “FREDDA”.

Scontro tra governo e Province italiane. Il presidente dell'Upi, Antonio Saitta annuncia che le Province faranno ricorso ai Tar contro i tagli del governo. I 500 milioni di tagli della spending review per il 2012 e l'1,2 miliardi di euro per il 2013, non sono sostenibili da parte delle Province così le amministrazioni provinciali chiuderanno i riscaldamenti nelle scuole e aumenteranno le vacanze agli studenti. Ad oggi le province gestiscono 5.179 edifici scolastici di scuola secondaria, di cui 117.348 di classi con quasi due milioni e 600 mila alunni. Saitta ha affermato "…abbiamo spiegato al governo che con questi tagli non si interviene su sprechi, ma si cancella tutto. Con l'inverno alle porte non potremo più togliere la neve dalle strade, non abbiamo soldi per fare la manutenzione delle scuole, né quella straordinaria per mettere in sicurezza gli edifici, né quella ordinaria: non sappiamo come pagare le bollette di luce, gas, acqua, telefono. Per questo, se il governo non ci ascolterà, a Natale saremo costretti a chiudere le scuole prima del tempo". E’ di opinione totalmente differente il presidente dell'Associazione italiana presidi, Giorgio Rembado che afferma “… al conflitto tra Stato e Province si sommerebbe quello tra scuole e Province. Le scuole sono state oggetto di tagli massacranti da parte dello Stato, non credo che le Province se ne siano mai ricordate". La querelle è aperta e la domanda da porsi è la seguente: quanto la scuola sarà colpita???

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