giovedì 7 ottobre 2010

Inclusione digitale anche per le scuole del terzo mondo

Inclusione digitale e sociale a favore delle scuole del terzo mondo. Sono questi gli obiettivi del progetto Digital Bridge, i cui primi risultati sono stati presentati ieri (6 ottobre 2010) nella Sala Tirreno della Regione Lazio di fronte ad una platea di oltre 500 alunni romani in collegamento con quelli africani.

Coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale e finanziato dalla Regione Lazio, il progetto di e-inclusion è stato realizzato nella regione Lebialem, municipalità di Menji, in Camerun da Scuole in Rete di Roma (Sir), Lebialem Association for Twinning of Schools (Lats) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e la rete di Ong ActNow Alliance; invece nei campi profughi Saharawi, nella Wilaya di Aaiun, sta operando Bambini+Diritti Onlus, già impegnata in diversi programmi di cooperazione sul territorio.

Dodici le scuole romane coinvolte e gemellate con quelle camerunensi e Saharawi. «I Saharawi mi hanno insegnato il rispetto reciproco, l'importanza di conservare la memoria di un popolo, mi hanno chiesto di parlare di loro con il resto del mondo e raccontare la mia esperienza», racconta Almira, studentessa del liceo I. Newton. Le stesse parole nel messaggio di Omar Mih, rappresentante del Fronte Polisario: «L’unica cosa che vi chiediamo è di parlare di noi».

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