lunedì 13 maggio 2013
Vecchio libro addio???
Libri cartacei addio. Ancora un anno di tempo e nella scuola italiana entreranno solo libri digitali o nel formato misto. A marzo, l’ormai ex ministro Francesco Profumo ha firmato il decreto ministeriale in materia di adozioni dei libri di testo.
Oggi vogliamo proporvi un articolo comparsi su http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs260313 inerente appunto questo argomento.
“… Tra le principali novità, la disposizione per i Collegi dei docenti di adottare, dall’anno scolastico 2014/2015, solo libri nella versione digitale o mista. Inizialmente, l’innovazione riguarderà le classi prima e quarta della scuola primaria, la classe prima della scuola secondaria di I grado, la prima e la terza classe della secondaria di II grado.
Novità in arrivo anche per i costi sostenuti dalle famiglie. Se i prezzi di copertina dei libri, definiti per l’anno scolastico 2013/2014, restano confermati anche per il 2014/2015, si riducono i tetti di spesa entro cui il Collegio dei docenti deve mantenere il costo complessivo dei testi adottati. La riduzione, rispetto ai limiti stabiliti per l’anno scolastico 2013/2014, è del 20%. Ma nel caso in cui l’intera dotazione libraria sia composta esclusivamente da libri in versione digitale la sforbiciata è più consistente, con una riduzione che arriva fino al 30%. I nuovi tetti si applicano per le adozioni dei libri della prima classe della scuola secondaria di I grado e della prima e della terza classe della secondaria di II grado. Per le rimanenti classi restano validi i limiti già definiti per le adozioni relative all’anno scolastico 2013/2014. I risparmi ottenuti potranno essere utilizzati dalle scuole per dotare gli studenti dei supporti tecnologici necessari (tablet, PC/portatili) ad utilizzare al meglio i contenuti digitali per la didattica e l’apprendimento.
La consultazione dei testi digitali sarà resa possibile attraverso una piattaforma che il Ministero metterà a diposizione degli istituti scolastici e degli editori, affinché i docenti possano consultare e scaricare on line la demo illustrativa dei libri di testo in versione mista e digitale, ai fini della loro successiva adozione. In ogni caso, al fine di assicurare la gradualità del processo di innovazione, anche a tutela dei diritti patrimoniali dell’autore e dell’editore, solo per le prima e terza classe della secondaria di II grado il Collegio dei docenti potrà eventualmente confermare le adozioni dei testi già in uso. Una deroga valida però solo per i due anni successivi all’introduzione dei libri digitali, cioè gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016.
Inoltre, al fine di diffondere le migliori pratiche e sostenere i processi di innovazione nella didattica, l’INDIRE attiverà azioni di monitoraggio continuo e di documentazione sia dell’andamento della adozioni dei libri in versione mista e digitale, sia delle proposte di integrazione, sviluppate dal mercato, tra supporti tecnologici destinati agli studenti (tablet, PC/portatili), soluzioni di connettività (fibra, satellite, WiFi), e libri di testo e connessioni digitali…”
Secondo quanto riportato anche Aula365, portale di contenuti educativi sviluppato in Argentina e distribuito, in esclusiva per il mercato italiano, da Silva Ict S.r.l., troverebbe finalmente la sua giusta collocazione all’interno del mondo scolastico.
Aula365 è caratterizzato da una variegata offerta di risorse multimediali interattive e rappresenta quanto di più avanzato ci possa essere in materia di Educazione attraverso Internet, grazie alle risorse innovatrici del Web 2.0. E’ uno spazio per l’Educazione e l’Intrattenimento (Edutainment) destinato a tutta la comunità scolastica: genitori, figli e docenti. Forse la Scuola è finalmente pronta ad aprire le proprie porte ad aula365? Speriamo di si!
Aula365: imparare in modo divertente!
martedì 26 febbraio 2013
Una scuola FINALMENTE digitale?
Oggi vogliamo porre l’attenzione su un articolo, uscito qualche giorno fa (22 Febbraio 2013) su www.agendadigitale.eu in cui Giovanni Biondi, capo dipartimento per la programmazione del Miur , fa un bilancio ed anche una previsione su didattica e tecnologia. Riportiamo interamente tutto l’articolo, nella speranza che Aula365 possa trovare uno spazio all’interno di un scuola FINALMENTE tecnologica e digitale.
“ AGENDA 2013.
Tante novità hanno caratterizzato gli ultimi mesi e altre verranno a breve. Le scuole saranno un ambiente che insegna, non più divise in aule ma disegnate per una didattica laboratoriale. Il processo di trasformazione è ormai compiuto, non si torna indietro, e i docenti saranno costretti a seguirlo.
Contribuire allo sviluppo delle competenze digitali nella popolazione passa prima di tutto dalla trasformazione di servizi che impattano su grandi numeri di utenti, realizzati fino ad oggi in modo “carteceo” tradizionale, in sevizi digitali. In questi ultimi mesi in questa direzione sono stati lanciati importanti segnali di modernizzazione del paese dal ministero di viale Trastevere.
A giugno tutte le prove degli Esami di maturità (dopo anni di buste, carte, carabinieri, casseforti per la custodia del prezioso tema di italiano, centinaia di ore di lavoro….) sono state diramate via internet la mattina stessa delle prove. Le scuole hanno ricevuto un plico telematico che è stato aperto con una chiave di lettere e numeri comunicata il giorno stesso delle prove dalle commissioni sparse in tutte Italia. Il valore simbolico di questa modernizzazione è stato amplificato dall’attenzione che ogni anno si riserva agli esami di maturità ed ha riguardato oltre 500.000 studenti italiani.
A dicembre un concorso per 320.000 candidati che in altri tempi avrebbe impegnato risorse e tempi biblici, si è concluso nella fase di pre-selezione in soli due giorni ed è stato realizzato in tutta Italia in 2.500 aule, con l’utilizzo di 50.000 computer e, cosa ancora più importante, i candidati hanno avuto la risposta in tempo reale, subito dopo aver concluso la prova. Una esperienza che ha aperto una strada nuova per i concorsi in Italia ma che ha anche richiesto a 320.000 candidati insegnanti di utilizzare il mouse ed il computer per rispondere alle domande. Tutte le procedure si sono svolte fino dalla fase iniziale della domanda, in rete così come in rete sono stati resi disponibili le 3.500 domande della banca dati su cui si sono esercitati i candidati.
Da gennaio sono state aperte le iscrizioni alle prime classi delle scuole statali. Una operazione che da quest’anno si può ottenere solo on line. Sono interessate oltre 1.500 famiglie per “un contagio digitale” che quindi interessa quasi 5 milioni di persone. Nei primi due giorni di apertura del servizio si sono registrati quasi 4 milioni di accessi e in meno di un mese è stata raggiunta la quota di 1 milione di iscrizioni.
Tutte iniziative dalle quali non si tornerà indietro e che rappresentano una accelerazione importante considerato il vasto coinvolgimento della popolazione in questi servizi verso gli obiettivi dell’Agenda Digitale.
E poi lo sviluppo della “scuola digitale”. A dicembre una importante norma di legge fa passare dalla carta al digitale anche i libri di testo: una norma destinata a cambiare nei prossimo anni il volto della scuola; i libri di testo che passano dalla carta alla versione mista. Accanto quindi alla parte narrativa del libro che può restare su carta o in digitale (non è questo l’aspetto innovativo poiché leggere sullo schermo o su carta non fa grande differenza) tutte le parti che riguardano esercizi, documenti, foto ed immagini, carte geografiche etc. dovranno essere disponibili solo in digitale. Si tratta di un intervento che entra nella pratica educativa introducendo alcuni elementi di innovazione “a lunga scadenza”. Non si potrà continuare cioè a riprodurre le stesse modalità della didattica trasmissiva tradizionale. Se si cambiano gli strumenti di un modello trasmissivo della scuola anche tutta l 'architettura didattica tradizionale entra in crisi e sollecita l adozione di nuove metodologie.
Inoltre sono state presentate nuove linee guida per le architetture interne delle scuole che pongono le basi per soluzioni di grande innovazione: un ambiente “che insegna” , una vision che disegna nuove scuole lanciate verso il futuro non più divise in aule ma con spazi articolati, disegnati per una didattica laboratoriale che “costringerà” gli insegnanti a modificare profondamente l’organizzazione della didattica
Infine il piano straordinario sulla Scuola Digitale che porterà a 100.000 le aule con lavagne digitali, a 2.700 le cl@ssi 2.0 e oltre 100.000 tablet/pc portatili per gli studenti. Soluzioni tecnologiche che consentono di tenere aperte piccole scuole nelle montagne o nelle piccole isole in modo da non “desertificare” aree del paese che senza la scuola non sono adatte a famiglie giovani costrette a lasciare i territori. Se a questi si aggiungono i finanziamenti previsti con fondi europei per le quattro regioni del Sud si capisce che verso l’innovazione digitale della nostra scuola si stanno facendo importanti e decisivi passi avanti.
Tutto questo nell’arco di un anno e con le ristrettezze economiche che hanno caratterizzato questo periodo non solo in Italia rappresenta un risultato di rilievo ma soprattutto un “punto di non ritorno” nel processo di trasformazione della scuola e dello sviluppo delle competenze digitali di sempre più ampi starti della società."
di Giovanni Biondi, Miur FONTE : HTTP://WWW.AGENDADIGITALE.EU
mercoledì 13 febbraio 2013
SAFER INTERNET DAY 2013
Il 5 febbraio 2013 si è celebrato il Safer Internet Day 2013 - giornata europea dedicata alla sicurezza in rete dei Ragazzi.
Il programma Safer Internet si propone di promuovere l'utilizzo sicuro di internet nonché delle nuove tecnologie on-line, con particolare attenzione nei confronti dei bambini, lotta ai contenuti illegali e in generale, contenuti non desiderati dagli utenti, in un approccio di collaborazione coordinato dall'Unione Europea. La manifestazione internazionale viene organizzata ogni anno dall'ente Insafe al fine di promuovere un utilizzo più responsabile delle tecnologie legate ad internet ed ogni anno vengono organizzati centinaia di eventi in tutto il mondo riguardanti la prevenzione dei pericoli legati alla navigazione in internet. Nella sua prima edizione (2004) questa giornata ha coinvolto 14 nazioni, quest'anno invece è stata celebrata in 90 paesi. Infatti negli anni l'organizzazione della manifestazione si è allargata sempre più, fino a comprendere gli attuali 41 comitati e 34 enti che lavorano a stretto contatto con il team di Insafe, che ha la propria sede a Bruxelles.
Il tema di questa edizione è stato: Responsabilità e diritti nella rete.
INFO :www.saferinternetday.org e www.sicuriinrete.it
In riferimento al Safer Internet Day, pubblichiamo nella sua interezza, un articolo molto interessante e che ci spinge ad una profonda riflessione sul Cyberbullismo
Fonte: http://www.disal.it
« … Scuola digitale: MIUR, Interno e Polizia Postale contro il cyberbullismo
"Entro 6 mesi web commissariato". Cyberformazione per i prof
Tecnicadellascuola.it - 05/02/2013
Nel giorno della sicurezza su internet, 'Safer internet day', Antonio Apruzzese, direttore della Polizia Postale, annuncia un web-commissariato, uno sportello on line per rispondere alle domande sulle insidie della Rete. Nella scuola italiana serve un piano di cyber-formazione per presidi e insegnanti. Alla presenza del ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, Apruzzese ha annunciato, riferisce l’agenzia Dire, che "entro il primo semestre dell'anno sarà strutturato un nuovo commissariato. Faremo vedere la Polizia Postale nella Rete e sui social network, affinchè i ragazzi ci possano comunicare situazioni di disagio. Entro il primo semestre dell'anno cercheremo di esservi vicini comparendo nella Rete".
Apruzzese ha poi spiegato che "sono cresciuti i furti identità fra i ragazzi sul web".
Nella scuola italiana serve un piano di 'cyber-formazione' per presidi e insegnanti. E il ministero "ci sta lavorando", commenta il ministro Profumo.
E il ministro ha continuato, dicendo: "La scuola ha la necessità di essere allineata ai tempi ed è un grande veicolo di formazione perchè ogni azione coinvolge metà del Paese. Oggi la scuola italiana ha sempre di più la necessità di avviare un processo educativo per i cittadini di domani che saranno sempre più di tipo 'cyber'. Dobbiamo dargli strumenti per stare in questo mondo cyber. Serve una cybereducation per i nostri ragazzi e serve anche una educazione alla cybersecurity a partire dalle prime classi elementari". Per questo bisogna "avviare un grande progetto e investire di più sulla formazione degli insegnanti".
Per Profumo serve un "progetto non di breve termine. Serve un'educazione continua degli insegnanti. Stiamo lavorando ad un piano di formazione dei docenti in questo senso. Intanto abbiamo avviato il processo attraverso la formazione dei nuovi dirigenti (gli oltre 2mila assunti a settembre, ndr). Mi auguro- ha chiuso- che nel prossimo governo ci sia attenzione a questo processo e alla modernizzazione della scuola".
"È necessario sensibilizzare ed informare sull'importanza del corretto utilizzo di internet e trasmettere - a nuove e vecchie generazioni - la conoscenza dei rischi connessi all'uso improprio della rete ed ai pericoli che nasconde dietro immagini e colori seducenti". Lo ha detto il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri nel messaggio inviato in occasione della conferenza stampa di lancio del progetto 'Per un web sicuro', promosso dal Moige, il movimento dei genitori, con la collaborazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Secondo Cancellieri "ci troviamo infatti oggi più che mai, a dover fronteggiare una rivoluzione che non e' solo di tipo tecnologico, ma che - rispetto a qualsiasi altro mass media tradizionale - modifica i linguaggi e le modalità di fruizione". Il ministro, infine, si augura che iniziative come quella di Moige e Polizia Postale "contribuiscano a creare e diffondere un approccio sempre più consapevole e responsabile alla navigazione e condivisione in rete"
Il personal computer è ormai nelle case di (quasi) tutti i minori italiani. Di conseguenza la connessione ad internet può avvenire nella quotidianità con tutti i rischi che comporta. Proprio la sicurezza sul web e' al centro della ricerca del Moige - il Movimento italiano genitori appena conclusa dall'Itci - Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale, presieduto da Tonino Cantelmi, condotta su un campione di circa 1.000 minori in Italia.
Da questa è emerso che 9 minori su 10 (l'87,8%) infatti navigano in rete quotidianamente. Nel particolare, il 39,4% utilizza il computer portatile mentre invece il 29,9% usa il mezzo dalla propria camera da letto: pratica scelta soprattutto da bambini in fascia d'età 11-13 anni (38,6%).
E non solo. Andando a spulciare i dati dello studio condotto dal movimento guidato dalla presidente Maria Rita Munizzi, che ha presentato oggi i dati presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza alla presenza del direttore della Polizia Postale, Antonio Apruzzese, emergono dati importanti relativamente a minori di età piuttosto bassa.
Se il 18% degli intervistati afferma di trascorrere in rete più di 3 ore al giorno, di questi, la metà, 5 su 10, ha dagli 11 ai 13 anni. Sono circa l'8% i bambini che, invece, si connettono ad Internet per più di 5 ore e hanno meno di 10 anni. "I nostri nuovi dati dimostrano quanto sia necessario far capire ai ragazzi, ma anche ai genitori e ai nonni, quali insidie puo' celare la rete, primi tra tutti la pedopornografia e il cyberbullismo, pericoli reali e non virtuali che possono danneggiare in maniera grave l'integrità e l'incolumità dei nostri figli. Occorre, pertanto, massima attenzione da parte di tutti, famiglie e educatori, per diffondere la cultura dell'uso corretto di internet", ha dichiarato la presidente Munizzi.
Per quanto riguarda il controllo da parte dei genitori sui giovani internauti, i minori dai 6 ai 10 anni sul web senza la presenza del genitore sono il 31,2%, percentuale che sale, 7 su 10 (72,5%), per la classe dagli 11 ai 13 anni, fino ad arrivare alla quasi totalità nella fascia che prevede i ragazzi dai 14 ai 20 (8 ragazzi su 10 sono privi del controllo diretto di un adulto). La socializzazione e il divertimento sono le motivazioni principali che appassionano i ragazzi al web: chattare (22,6%) e' l'attività preferita dai giovani internauti, seguita dalla possibilità di ascoltare musica (20,3%), e infine giocare (17%).
Il 14% degli intervistati afferma, poi, di provare sempre o spesso forti emozioni quando si connette, il 5% risponde di preferire Internet a uscire con gli amici e il 16% dichiara di connettersi per distrarsi da emozioni spiacevoli.
Internet è diventato un 'luogo' di incontro: di fatto il 26% degli intervistati lo utilizza per cominciare nuove amicizie, il 15% dei ragazzi afferma di possedere in egual numero amici su Internet rispetto al mondo reale e addirittura l'8% afferma di possederne di piu' nel mondo del web.
Le relazioni affettive nate in rete interessano il 9% dei giovani, la percentuale sale al 16% per la fascia 14-20. Per quanto riguarda la suggestione che il computer suscita nei confronti dei ragazzi il 37% degli intervistati afferma che spesso o sempre il tempo davanti al pc trascorre senza che loro se ne accorgano, il 21% attende con ansia il momento in cui si può collegare ad Internet e il 24% dei ragazzi afferma di non riuscire a rimanere tranquillo se per un giorno non può navigare. I social network sono molto utilizzati: 6 su 10 (61%) dei ragazzi intervistati dichiara di esserci iscritto. Domina Facebook: quasi 9 ragazzi su 10 lo preferiscono.
Le misure di controllo e prevenzione adottate dai genitori, di fatto, sono molto blande: solo il 18,6% impartisce dei limiti di tempo nell'utilizzo del computer ai loro figli contro il 35% che non si e' mai posto questo problema. Per quanto riguarda la fascia d'età 6-10, solo 3 genitori su 10 (32,7%) sono attenti all'utilizzo che i loro figli fanno di internet (ma solo il 9% se i figli hanno tra gli 11 e i 17 anni). Mentre l'11% dei ragazzi dichiara di visitare siti non adatti alla loro età, sono il 20% coloro che affermano di cancellare la cronologia sul computer per non farla vedere ai propri genitori. Inoltre, un minore su tre (30%) afferma di utilizzare raramente la propria identita' quando e' collegato e il 28% ha fatto amicizia con estranei. Ancora più preoccupanti sono i dati riscontrati per gli appuntamenti al buio: il 14% degli intervistati ha incontrato le persone conosciute su Internet e il 13% dei ragazzi tra i 14 e i 20 anni ha scambiato il suo numero di cellulare con gli estranei contattati tramite chat. “
Aula365 che si rivolge principalmente al mondo dell’infanzia, sensibile a queste tematiche, tutela i propri utenti in maniera tale che possano muoversi in piena sicurezza all’interno della piattaforma grazie ad un monitoraggio continuo e costante. L’Edutainment non può esistere senza la sicurezza e la tutela della privacy dei nostri utenti.
Aula365 vi invita quindi ad imparare, divertendovi, ma in totale sicurezza!
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venerdì 1 febbraio 2013
Competir e Aula365 al Bett 2013 di Londra!
La mostra più grande al mondo sull’educazione e la tecnologia accoglie a Londra la nuova versione 3.0 di Aula365 Speedy e il giornale interattivo Kids News: Aula365 si presenta così come il primo media educativo al mondo!
Vieni a conoscere il nostro stand: http://www.aula365.com/bett-2013.
Aula365: learn different!
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lunedì 21 gennaio 2013
Aula365 e il Communication Strategie Lab
Aula365, piattaforma e-learning con contenuti educativo-digitali e numerose opportunità di didattica collaborativa vi invita a partecipare ai nuovi corsi organizzati dal Communication Strategie Lab dell’Università di Firenze ( www.csl.unifi.it ):
1. Corso di Perfezionamento
NUOVE TECNOLOGIE PER PARLARE, LEGGERE E SCRIVERE IN CLASSE E FUORI. CONTENUTI E PRATICHE PER LA COMUNICAZIONE FORMATIVA: LIM, TABLET, EBOOK, MOBILE
Corso di perfezionamento rivolto a docenti e professionisti della formazione. Dedicato all'uso delle nuove tecnologie all'interno dei nuovi ambienti di apprendimento, con particolare riferimento alla LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), ai tablet (e ai device mobili in genere), agli ebook e ai contenuti digitali.
http://www.csl.unifi.it/perfezionamento/
2. Corso di Aggiornamento:
“ SOCIAL MEDIA STRATEGIES” : STRUMENTI E TECNICHE.
Il corso, aperto anche ai non laureati, è pensato per i professionisti della comunicazione, della formazione e per tutti coloro che desiderano acquisire conoscenze, competenze e abilità nel settore delle nuove tecnologie della comunicazione e in particolare dei social media.
http://www.csl.unifi.it/aggiornamento/
I corsi sono organizzati dal CSL dell’Università di Firenze e diretti dal prof. Luca Toschi (professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi).
Aula365 e l’Università di Firenze si incontrano per fondere le nuove tecnologie e l’antico sapere!
giovedì 17 gennaio 2013
La scuola on line?
Da lunedì prossimo iscrizioni on line per tutte le scuole pubbliche. Un milione e settecentomila famiglie entro il 28 febbraio dovrà approcciarsi alla procedura informatizzata messa a punto dal Ministero dell'Istruzione. Questo sistema si presenta come un'occasione di alfabetizzazione informatica e di educazione alle nuove tecnologie anche per le famiglie stesse…
Lunedì 21 gennaio, sul sito iscrizioni.istruzione.it iniziano le iscrizioni per l'anno scolastico 2013-2014. Secondo l’ormai nota spending review, infatti, diventano vigenti le norme in materia di digitalizzazione e dematerialzzazione delle pratiche scolastiche.
Tutto ciò significa: iscrizioni on line per tutte le classi iniziali dei corsi di studio (a eccezione della scuola dell'infanzia) delle scuole statali. Una vera e propria rivoluzione, all'insegna della trasparenza e del risparmio di carta e di lavoro delle segreterie degli stessi istituti.
Digitalizzazione, risparmio, rivoluzione tecnologica… Cosa ne pensano genitori e studenti? E le scuole?
Per iniziare: ci sono le polemiche di coloro che per motivi geografici, culturali, o economici non hanno la possibilità di utilizzare un computer o una connessione ad internet. Il Ministero ha disposto però che le scuole, sia quelle destinatarie delle domande sia quelle di provenienza, offrano un servizio di assistenza a tutti coloro che ne facciano richiesta.
Previste anche iniziative di comunicazione, sia all'interno delle scuole e sulle pagine del sito del MIUR, che attraverso spot televisivi informativi trasmessi sui canali RAI.
Tutto ciò funzionerà?
Nella speranza che la rivoluzione tecnologica si compia, v’invitiamo a scoprire Aula365 che la rivoluzione tecnologica l’ha già superata…
venerdì 11 gennaio 2013
La parola agli studenti...
Oggi poniamo l’attenzione su un articolo comparso su tecnicadellascuola.it inerente una domanda posta dal sito skuola.net agli studenti italiani: Quale scuola vorresti? Le risposte aprono ad una profonda riflessione…
“ LA SCUOLA CHE VORREI: POCHI COMPITI E MENO PROF.
di R.P. 03/01/2013
Sono alcune delle risposte inviate dagli studenti italiani ad una domanda posta dal sito Skuola.net ("Quale scuola vorresti?"). In testa strutture migliori e più sicure. Scarso interesse per la "scuola digitale".
Una scuola con meno compiti ed insegnanti più indulgenti: sono i desideri più frequenti degli studenti italiani, secondo il sito skuola.net il cui forum ha raccolto in questi giorni centinaia e centinaia di messaggi in risposta ad una semplicissima “provocazione” di Tonio2012 che aveva chiesto alla comunity “Cosa pensate della scuola? Mi spiego: come vorreste che fosse la vostra scuola? Meno compiti? Meno professori? Più ore di educazione fisica? A voi la scelta!”.
Lapidari alcuni studenti: “Vorrei una scuola più nuova e con meno prof”
Altri entrano di più nel merito: “Meno compiti, meno ore di latino, struttura più nuova, computer più nuovi, un laboratorio di chimica ed orari più comodi” oppure “Vorrei meno ore di matematica”.
Alcune tendenze emergono però con chiarezza e, tutto sommato, indicano anche ipotesi di intervento.
Per esempio molti chiedono che a scuola si possano seguire solo i corsi che si preferiscono e che non ci siano troppi insegnanti con cui doversi relazionare.
Moltissimi gli studenti che chiedono strutture e arredi più sicuri e adeguati.
Curiosamente (ma forse non troppo) mancano quasi del tutto le richieste di una scuola “più digitale”.
Evidentemente per la stragrande maggioranza degli studenti pc, tablet e internet e quant’altro non fanno la qualità della scuola …”
Riflettiamo! Riflettiamo! Riflettiamo!
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